"Pensieri sull'educazione" di John Locke

 



 Autore:

John Locke è uno dei maggiori pensatori del '600. È considerato il fondatore all'empirismo moderno e uno dei padri del pensiero liberale.

L'opera:

In "Pensieri sull'educazione" Locke ha provato a coniugare le più aggiornate teorie sulle capacità cognitive dell'uomo con una visione politica e cosiate Cher vedeva nella scuola la principale responsabile del successo della famiglia e della nazione.

Il brano:

Secondo Locke, gli uomini vanno formati sin da piccoli, seguendo le nuove pratiche di puericultura, metodi d'insegnamento e le nuove teorie sul funzionamento della mente umana.

Ritiene che la forza della mente stia nel riuscire a rinunciare ai propri desideri, ad opporsi alle proprie inclinazioni e a seguire la ragione. Spesso però non si tiene conto di esercitare l'uomo a ciò a tempo debito. Il momento migliore sarebbe nell'infanzia, quando il bambino è maggiormente sensibile ed è più facile plasmarlo.

Sostiene che l'istruzione debba essere l'ultima parte dell'educazione. Essa è assolutamente importante, ma non la più importante; l'istruzione dev'essere subordinata alle buone maniere. la cultura è di grandissimo aiuto per un intelletto equilibrato, ma nei soggetti squilibrati intellettualmente diventa solo un mezzo per essere ancor più sciocchi. La coltura dev'essere vista come un soprappiù.

Il francese avrebbe essere parlato costantemente con il bambino fin dalla più tenera età, senza ricorrere immediatamente alle regole grammaticali, affinché gli organi vocali ancora flessibili si abituano all'esatta formazione di quei suoni.

Il latino è importante solo per il gentleman, perché le altre classi sociali non lo utilizzeranno mai nella vita quotidiana. Tuttavia nella società ancora si ostinano ad insegnarlo con coercizione a tutti, perché la tradizione viene presa come giustificazione per continuare a utilizzare tale metodo. Rimane irremovibile nell'opinione pubblica la credenza che i figli non possano ricevere un'educazione ortodossa se non imparo il latino.

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