Pedagogia povera

 PEDAGOGIA POVERA

Quando? XIX secolo

Dove? In Europa

L’interesse per l’infanzia diventò più complesso rispetto ai secoli precedenti.

Le motivazioni sono:

  • I romantici, come Rousseau, Pestalozzi, Richter, portarono ad una visione dell’infanzia come età capace di vedere il mondo attraverso l’ingenuità e i sentimenti e da crescere e correggere amorevolmente
  • La medicina prospettò:
-nuove pratiche educative
-una maggiore attenzione alla crescita fisica e alle condizioni igieniche (raccomandazioni prima accolte solo dai ceti elevati, poi da tutto il popolo)
  • Aumento della popolazione
                                       
                                             GRAZIE a pace dalle guerre e vaccino del vaiolo
  • Attenzione degli studiosi attratta da fenomeni come:
-accattonaggio (=chiedere l’elemosina) e vagabondaggio 
-abbandono dei figli ed estrema povertà familiare
-lavoro femminile extracasalingo che costringeva donne a trovare forme di assistenza per la prole (spesso figli più grandi, donne anziane per pochi soldi, figli abbandonati a se stessi) 
-sfruttamento minorile nelle fabbriche

Dal 1815 comparvero in Eu molte iniziative educative ed assistenziali in favore dei bambini e dei ragazzi. L’infanzia era considerata il periodo tra i due e i sei anni ed era vista come età da proteggere 

           

attraverso la moltiplicazione delle scuole infantili e di altre

iniziative che si occupavano della gioventù povera


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