Antonio Rosmini

 ANTONIO ROSMINI

Tra cattolici-liberali fu personalità di maggior spicco


-Cosa sostengono i cattolici-liberali?

Sostengono che la Chiesa debba mantenere posizione critica nei confronti dello Stato laico.

Era filosofo, uomo di Chiesa e studioso di questioni educative. 

Fu inoltre uno dei protagonisti del 1848, in quanto gli venne affidato il compito di perorare la causa dell’Unità d’Italia e della guerra contro l’impero austriaco. 

Questa esperienza lo espose ad una polemica che portò a mettere in dubbio l’ortodossia del suo pensiero filosofico e teologico; perciò gli anni successivi al 1848 fino alla morte furono segnati dalla solitudine.


Ortodossia: Conformità ai principi di una religione o anche di un sistema politico, di cui si accetta integralmente e senza riserve la dottrina


Secondo Rosmini, tutta la storia della filosofia moderna da Locke a Kant è segnata dalla chiusura della ragione nei confini del sensibile, il cui culmine si manifesta nel criticismo kantiano. Rosmini si sforzò di elaborare un sistema di pensiero alternativo volto a superare sia il relativismo (=posizione che nega tutte verità assolute e i principi universali) sia il soggettivismo (=conoscenza è soggettiva).


SCOPO di Rosmini: salvaguardare la dimensione trascendente dell’antropologia cristiana contro una concezione della modernità che presumeva di poter fare a meno di Dio. 

Per fare ciò, realizzò una meditazione sull’uomo che prevedeva una riorganizzazione organica del sapere, al cui centro pose l’uomo e il fondamentale interrogativo intorno al suo essere. 


L’uomo è costituito dalla capacità di intendere, sentire e volere. 

                                                   

Queste tre capacità formano una perfetta unità, nella quale la volontà risulta essere facoltà decisiva, in quanto la moralità costituisce il principio di perfezionamento dell’uomo. Ciò significa che nel perfezionamento della volontà si perfeziona tutto l’uomo e che educandolo sul piano morale, lo si integra in toto.


COMPITO della pedagogia: mettere a punto un progetto che desse ordine alla vita stabilendo una gerarchia dei beni e dell’ordine che li tiene in relazione. Al vertice di tale processo c’è la morale religiosa. Le altre forme educative sono solo mezzi utili per l’unico ed autentico fine.


CONSEGUENZE della sue riflessione pedagogica:
  • Sul piano religioso, prospettava idea di cristianità e Chiesa ispirata al modello comunitario dei primi secoli; chiesa vista come missione e servizio all'uomo e alla società
  • Sul piano politico, l’istruzione non era più solo una necessità borghese
                                         
                                                                                                    MA si radica nella dignità stessa della
persona. Essendo  l’educazione vista come mezzo fondamentale
di perfezionamento e compimento morale del sé, 
viene considerata un diritto inalienabile
della persona e stabilendo così una uguaglianza tra persone.
  • Sul piano didattico, la mente umana non era più considerata tabula rasa
 
gli insegnamenti dovevano tener conto delle esperienze pregresse ed essere commisurato allo sviluppo dell’allievo. Enunciò pertanto il principio di graduazione (=concatenamento delle conoscenze a partire da quelle elementari).

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